 | |
| Non chiedetemi niente, non so neppure io come mi sia venuta questa folle idea di mettermi a scrivere una fan fiction. Ma ormai è troppo tardi per tornare indietro. Spero vi piaccia ★
Fly High! Pretty Cure
Flight #1
Sky Shot! Cure Starlight fra le Nuvole Venerdì 13 Dicembre 2013.
Erano circa le due della notte, e la luna splendeva luminosa nel cielo parigino. Non era una luna piena, ma era indubbiamente grandissima. Soprattutto se vista dal finestrino di un aeroplano. Infatti, Aria, aveva appena aperto gli occhi.
Era sospesa in cielo insieme ai suoi compagni di classe. In realtà non li conosceva bene. Si trattava della classe del club di Arte di un istituto privato poco fuori New York. L'anno scolastico era cominciato già da un bel po' di mesi, ma quell'anno ci furono stati dei problemi con lo smistamento nei vari gruppi, e dunque le lezioni con i club cominciarono tardi. In realtà non conosceva quasi nessuno degli alunni del club. I compagni della sua classe erano stati smistati in altri gruppi.
Aria era una regolare quattordicenne, un po' stravagante, ma aveva un gran talento vocale. Infatti, all'inizio dell'anno scolastico si era iscritta al club di Musica, il quale è stato poi eliminato, visto che l'insegnante è dovuta andare in maternità. E quindi, proprio qualche settimana prima del viaggio del club di Arte, ha dovuto cambiare gruppo!
Le dispiaceva molto doversene andar dal club di Musica, lo adorava, ma almeno c'era ancora il club di Arte, ed era proprio grazie ad esso che sarebbe volata per la prima volta fino alla splendida Parigi, in Francia!
Sognava di andarci da tempo, e finalmente ci riusciva. L'unica nota negativa era doverci andare con un gruppo nuovo, oltre alla sua amica Kristin, non conosceva nessuno. Ma almeno ora era lì.
Il viaggio durava poco più di otto ore, l'aereo era poco illuminato, per permettere agli studenti di dormire, cosa che facevano tutti, vista la perfetta temperatura e le comode poltrone.
Ma Aria aveva appena aperto gli occhi. Era seduta vicino al finestrino. Si voltò, e con immenso stupore vide alla sua sinistra il satellite terrestre: la luna. S'attaccò con aria sbalordita sul finestrino, tanto da spiaccicare la faccia sul vetro. La luna vista da Parigi era ancora più bella! Poi, le cadde lo sguardo in basso.
Parigi era sotto i suoi piedi. Bellissima. Tutta illuminata dalle luci della città e dalle mille decorazioni natalizie.
Fantastico! — esclamò Aria con tutto il fiato che aveva in gola, ma senza rendersene conto.
Kristin, seduta alla destra di Aria, si svegliò.
Ma cosa strilli? — chiese all'amica con un atteggiamento assonato, levandosi le sue ciocche arancio dal viso.
Guarda, Kristin! Ammira! — rispose Aria con le mani fra i codini, rigorosamente di color rosa pallido.
Tutti gli alunni, circa una ventina di studenti, si svegliarono, e anche la professoressa Park. L'aeroplano era a due piani, e il club di Arte aveva quello inferiore tutto per sé.
Quel che fino a pochi secondi fa era un aereo governato dal silenzio, esplose in una danza di chiacchiere sbalordite.★ ★ ★ Mancavano circa vénti minuti all'atterraggio. Aria doveva correre al bagno, ovviamente portandosi dietro il pettine, voleva solamente mettersi a posto i capelli, considerando che il codino sinistro si era spiaccicato sotto la sua guancia durante il sonno. Non poteva assolutamente mettere piede nella patria delle baguette con un aspetto sgraziato!
Mentre camminava verso il bagno, ci fu una strana turbolenza.
Non è niente... — pensò Aria, poco prima di inciampare addosso ad una sua compagna per colpa del tipico fenomeno da aereo. Se non ricordava male, si trattava di Lyra. Aveva la pelle caramellata e dei meravigliosi capelli lisci e celesti, raccolti in uno chignon.
Scusami! — fece Aria preoccupata.
Non importa. — le rispose Lyra con tono gentile, abbassando il libro che stava leggendo.
Che figuraccia... — pensò Aria dentro di sé, camminando verso il bagno.
Appena entrata, si sistemò subito il codino spiaccicato. Ci fu un'altra turbolenza, questa volta più potente. Aria cercò di non darci troppo peso.
Mentre pettinava il secondo codino, sentì sul finestrino alla sua destra una specie di tonfo. Si voltò di scatto per controllare.
Incredula, i suoi enormi occhioni celesti videro, appiccicato al vetro, uno strano essere dalle tonalità rosa pastello.
Aria fece un salto all'indietro!
L'animale, che sembrava essere una cagnolina alata, volò subito via!
E ora che fine ha fatto? — Si domandò la ragazza nei suoi pensieri. — Forse è stata solo una mia idea...
Tornò a sistemarsi i capelli. Mentre aggiustava meticolosamente il fermacapelli, ci fu una terza turbolenza.
Non saranno troppe? — si domandò la fanciulla a voce bassa.
Dallo specchio, vide passare dietro le sue spalle un fulmine scuro e, nonostante fosse al chiuso, una folata di vento freddo attraversò il bagno. Il tempo sembrava magicamente congelato. Aria guardò spaventata verso il finestrino.
Era rotto. Fuori dall'aeroplano un impetuoso cigno nero dalle ampie dimensioni, stava attaccando la strana cagnolina rosa di prima.
Aria non credeva ai suoi occhi.
La Francia è unica anche in fatto di fauna. — fece la ragazza. — Ma cosa dico?! Non è certo il momento per fare dello spirito!
Aria sentiva il panico graffiarle la pelle. L'ansia le consumava le ossa e l'adrenalina le bolliva nel sangue.
Catapultandosi fuori dal bagno, vide tutti i suoi compagni congelati.
Ma che succede!? — domandò a sé stessa ancor più intimorita. — Perché sono tutti i congelati!? È strano, l'aereo vola ancora regolarmente... Comunque sia, sta accadendo qualcosa di molto strano!
Aria era spaventata, ma cercava di non perdere il controllo e sopratutto cercava di pensare a qualcosa da fare.
D'un tratto, la cagnolina rosa precipitò nell'aeroplano, proprio dietro di lei.
Chi sei!? — domandò la ragazza arrabbiata, ma con un pizzico di timore negli occhi.
Era sola sospesa nel cielo, per quanto cercasse di non avere paura, riuscirci era impossibile. In testa le frullavano immagini orribili dell'aereo che si schiantava sul suolo.
L'ansia aumentava e Aria cominciava ad impazzire. Ora sapeva che quelle di prima non erano turbolenze.
Aiutami! Sono in pericolo! — disse la cagnolina. — Mi stanno attaccando! Vogliono rubarmi i cristalli! Mi chiamo Cloud... — Cloud avrebbe tanto voluto continuare il discorso, ma una folata gelida aveva ghiacciato tutti i passeggeri, compreso il pilota, l'aero stava crollando.
Aria era ancora più sicura di prima, quelle che sembravano turbolenze, erano in realtà fulmini oscuri che colpivano l'aereo, probabilmente per via della cagnolina o del cigno. Anzi, solo del cigno.
Se ti aiuto riuscirò ad impedire che l'aereo cada? — chiese Aria nel panico e nella paura.
Trasfòrmati! Usa il cristallo e ci salverai tutti. — rispose Cloud.
Aria non avrebbe mai creduto ad una storia simile in circostanze regolari. Ma la situazione era tutt'altro che regolare, provare non le costava nulla, e forse avrebbe funzionato.
Come vuoi. — rispose decisa la ragazza. — Ma prima dimmi una cosa.
Fai in fretta. — fece la piccola Cloud nel panico.
Sto sognando? — domandò Aria.
No. Non stai sognando. — disse la cagnolina con un tono molto serio. — Ma adesso, ti prego. Combatti!
Dimmi come! — la pregò Aria, poiché l'aereo cadeva più veloce che mai.
Lànciati. — rispose Cloud al quesito della ragazza.
Ma sei matta!? Mi schianterò! — replicò la quattordicenne in ansia.
Ti schianterai comunque. — fece Cloud.
Hai ragione... — Aria non fece in tempo a finire di parlare che Cloud, schioccando le dite, fece sparire il pavimento sotto i piedi della ragazza, in forma circolare.
Aria gridò dalla paura.
E adesso!? — chiese.
Usa il cristallo che ti ho dato! — disse Cloud.
Non mi hai dato un accidente, cagnaccio! — rispose Aria, e aveva ragione.
Cloud lanciò verso la ragazza il cristallo rosa che teneva appeso al collo, il quale finì dritto a destinazione.
Aria lo afferrò immediatamente. Il cristallo si trasformò in uno smartphone con delle ali serrate ai lati, oltre all'aspetto molto sfizioso, aveva anche la gemma incastonata in sé.
Aria stava cadendo nel vuoto, e senza rendersene conto esclamò delle parole. — Pretty Cure! Sky Shot!
Un'immensità di stelle luminose ed effetti di luce le esplosero intorno.
Aria stava subendo una trasformazione fantastica. Un prodigio.
I suoi codini si stavano allungando, e indossava un vestito con gonna e stivali corti. Alle spalle aveva un piccolo paio di ali serrate. Ora si sentiva pronta.
Le Ali della Speranza: Cure Starlight! — concluse Aria, divenuta ora la bellissima Cure Starlight.
Finalmente era pronta per combattere.
Ma non del tutto.
L'aereo stava precipitando, e nonostante le piccole ali che aveva alle spalle, anche lei stava cadendo.
Maledetti venerdì 13. — disse dentro di sé Cure Starlight.
E dire che non era superstiziosa!Fly High! Pretty Cure
Flight #1
Sky Shot! Cure Starlight fra le Nuvole
F I N E Edited by `chocola™ - 3/6/2015, 17:32 |
| |
|
